Lo scorso 2 marzo 2024, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il Piano Transizione 5.0, già approvato dal Consiglio dei Ministri ad inizio anno nell’ambito del Decreto Legge n.19/2024 relativo ai fondi del PNRR.
Questo piano crea una soluzione di continuità rispetto agli incentivi 4.0 con l’obiettivo di promuovere investimenti in tecnologie abilitanti per Industria 4.0 e la digitalizzazione, in grado di produrre risultati misurabili in termini di risparmio energetico ed efficienza dei processi.
Di seguito, una sintesi delle principali novità, dei beni ammissibili agli incentivi, dei nuovi strumenti di agevolazione messi a disposizione dal Piano Transizione 5.0 e come trarne concreto vantaggio per il proprio business.
Indice dei contenuti:
Il contesto di Transizione da 4.0 a 5.0
La Transizione 5.0 rappresenta il prossimo grande passo evolutivo dell’industria di nuova generazione, basata su pilastri quali umano-centrismo, resilienza e sostenibilità.
Seguendo i paradigmi delle misure agevolative precedentemente erogate (e.g. Transizione 4.0, Impresa 4.0 e Piano Nazionale Industria 4.0), il Piano di Transizione 5.0 di colloca come un’integrazione e ampliamento del precedente Piano 4.0.
Infatti, è da evidenziare che le aziende, le quali non dovessero poter soddisfare i requisiti di accesso al nuovo Piano Transizione 5.0, potranno comunque beneficiare degli incentivi già stabiliti nell’ambito del Piano Transizione 4.0.
Ciò consente di mantenere una traiettoria continua di crescita per le imprese, sostenendone ulteriormente la spinta verso la trasformazione digitale e sostenibile.
L’obiettivo della Transizione 5.0
L’obiettivo principale è rendere le imprese più flessibili e resilienti, capaci di adattarsi con successo ai mutamenti e di fronteggiare le crisi.
Al contempo, si propone di promuovere tramite incentivi e agevolazioni fiscali, la maggiore tutela ambientale e la significativa riduzione dei consumi nonché valorizzazione delle risorse energetiche rinnovabili.
Questo nuovo approccio rappresenta non solo un cambiamento nell’ambito industriale, ma anche un impegno concreto verso un futuro più sostenibile, in cui l’attenzione all’umanità, la capacità di resilienza delle aziende e la salvaguardia dell’ambiente convergono in una sinergia fondamentale per il progresso economico e sociale.
La dotazione finanziaria e condizioni degli incentivi del Piano
È importante sottolineare che il Piano prevede una dotazione finanziaria di 6,3 miliardi di euro, provenienti dal programma Re Power EU. Questa somma si aggiunge ai 6,4 miliardi di euro già stanziati per il precedente Piano Transizione 4.0, portando il totale delle risorse disponibili per il biennio 2024-2025 a 13 miliardi di euro.
Tali fondi e risorse sono destinati interamente per sostenere la transizione digitale e sostenibile delle imprese.
Cosa è possibile finanziare con il Piano di Transizione 5.0
Il piano Transizione 5.0 rappresenta una svolta decisa verso l’adozione di risorse, strumenti e competenze per promuovere la sostenibilità e l’innovazione aziendale.
Analogamente da quanto definito dal piano precedente, anche la Transizione 5.0 offre incentivi per l’acquisto di beni materiali o immateriali 4.0.
Tuttavia, vi sono requisiti aggiuntivi: tali beni devono essere interconnessi alla rete di fornitura o al sistema aziendale di gestione della produzione, in modo da garantire una significativa riduzione dei consumi energetici dell’impresa.
Le soglie minime di risparmio energetico sono state fissate al 3% a livello di unità produttiva localizzata sul territorio nazionale o al 5% a livello di processo produttivo interessato dall’investimento.
Anche i software aziendali ed ERP rientrano tra i beni finanziabili
Tra i beni ammissibili agli incentivi sono inclusi anche gli strumenti per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energie rinnovabili, nonché le spese per la formazione del personale sulla transizione ecologica.
Inoltre, l’elenco dei beni finanziabili comprende i software innovativi per il monitoraggio dei consumi energetici aziendali e dei livelli di energia autoprodotta o di efficienza energetica.
È fondamentale notare che gli incentivi possono essere utilizzati anche per l’acquisto di software per la gestione aziendale come gli ERP, a condizione che siano acquistati congiuntamente a soluzioni per la sostenibilità aziendale.
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Maggiore il risparmio energetico, maggiore il credito d’imposta concesso
Una particolarità fondamentale degli incentivi previsti dal Piano 5.0 consistono nel riconoscimento di agevolazioni maggiori in base ad un correlato incremento del risparmio energetico ottenuto.
Si parla infatti di tre aliquote differenti e variabili:
- Il 35% della spesa per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- Il 15% della spesa per gli investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- Il 5% della spesa per gli investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 50 milioni di costi ammissibili.
Il tax credit aumenta rispettivamente fino al 40-45%, al 20-25% e al 10-15% in caso di riduzione dei consumi energetici superiore al 6%-10%.
Come trarre vantaggio dal Piano di Transizione 5.0 – Upsystems al fianco della tua azienda
Il Piano di Transizione 5.0 è un incentivo di rilievo che può aiutare le imprese italiane a rimanere competitive e contribuire attivamente ad un efficientamento energetico e contenimento dei consumi su scala industriale.
Questa opportunità promuove attivamente gli investimenti aziendali in tecnologie e soluzioni ecologiche, dall’autoproduzione di energia rinnovabile alla digitalizzazione per il monitoraggio dei consumi e l’aumento dell’efficienza energetica.
In questo contesto, Upsystems S.p.A. è il partner strategico e tecnologico a tua disposizione insieme al quale cogliere i vantaggi delle misure agevolative e introdurre soluzioni tecnologiche moderne ed efficienti per supportare la crescita della tua azienda.
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